L'approccio EMDR
EMDR è un trattamento nato per desensibilizzare i sintomi disturbanti legati ai ricordi traumatici. Nell’Eye Movement Desensitization and Reprocessing vengono ridotti gli effetti dei sintomi legati ad un ricordo, e si riattiva il fisiologico processo di elaborazione delle informazion.
L’efficacia del trattamento EMDR nella cura di diversi disturbi è evidence comprovata dagli studi scientifici che ne descrivono anche i correlati neurobiologici e neurochimici.
L’EMDR è un trattamento riconosciuto ufficialmente dall’American Psychological Association, l’American Psychiatric Association, il Dipartimento della Difesa degli USA, l’Israeli National Council for Mental Health che, nelle loro linee guida per la pratica clinica, lo indicano come terapia d’elezione per la cura del disturbo post traumatico da stress.
A livello europeo l’EMDR è riconosciuto come psicoterapia efficace per i disturbi d'ansia, la depressione e gli attacchi di panico (cit. in Fernandez I., et al., 2011).
Tutti possediamo un sistema di elaborazione dell’informazione volto a fornire risoluzioni positive di ciò che accade in ogni istante.
In condizioni normali, il sistema di elaborazione organizza le informazioni e crea collegamenti adeguati con esperienze passate, risolvendo i problemi, riducendo lo stress emotivo, utilizzando costruttivamente l’esperienza e contribuendo a generare nuovi apprendimenti (Shapiro F., 2000).
Il nostro cervello è immagazzina informazioni in maniera più o meno consapevole, in diversi modi, ma sempre in senso adattivo, utile per la persona. L’informazione viene integrata in uno schema cognitivo ed emotivo positivo, utile alla persona (Shapiro F., 1995).
Le informazioni si associano a pensieri, emozioni, sensazioni e vanno a costruire la mente stessa e la nostra identità fornendo agli individui gli strumenti per comprendere il mondo e le regole per agire.
Il trauma, quello con la T maiuscola, è un evento che fatica ad integrare ed elaborare i dati ad esso connessi.
Se accade di non trovare la soluzione adattiva “L’evento rimarrà “congelato” nel tempo, associato alla paura e al dolore”. (Shapiro F., 2011)
“La definizione di trauma psicologico deve essere estesa a includere gli aspetti relazionali: minacce gravi non all’integrità fisica di un organismo ma al tessuto delle sue relazioni”. (Liotti G., Farina B., 2011).
Per questo motivo il trauma psicologico, spesso indicato con la t minuscola, accade anche in assenza di eventi dannosi ma che causino la compromissione di relazioni.
La trascuratezza è uno dei traumi più frequenti e non riconosciuti. La forte trascuratezza emotiva del bambino da parte del genitore o l’abbandono traumatico sono esperienze dannose per la psiche tanto quanto il maltrattamento fisico o l'abuso.
a capacità di elaborazione del trauma è soggettiva e dipende dalla compresenza al momento del trauma di diversi fattori di rischio e di protezione. L’età, la biologica predisposizione soggettiva, lo stile di attaccamento e lo stile cognitivo della persona, la rete sociale, la qualità delle relazioni interpersonali, la presenza di un supporto emotivo sicuro, la cura psicoterapeutica, sono fattori che contribuiscono a bloccare o favorire il processo di elaborazione.
L’EMDR dunque permette alla mente bloccata di ricominciare il suo naturale processo di elaborazione.
La stimolazione bilaterale degli emisferi cerebrali attraverso i movimenti oculari permette di operare una riconnessione, che ha riscontri a livello neurobiologico (Solomon R., Shapiro F., 2008; Siegel D.J., Hartzell M., 2005), tra il ricordo dell’evento traumatico ed il resto dell’esperienza individuale.
l’EMDR permette al cervello di rielaborare in senso positivo il pensiero relativo al ricordo, quindi modifica l’idea di sé e del proprio valore; Allo stesso tempo diminuiscono le sensazioni corporee spiacevoli o dolorose e si attenuano le emozioni negative, fino alla scomparsa totale dei sintomi.
L’efficacia del trattamento EMDR nella cura di diversi disturbi è evidence comprovata dagli studi scientifici che ne descrivono anche i correlati neurobiologici e neurochimici.
L’EMDR è un trattamento riconosciuto ufficialmente dall’American Psychological Association, l’American Psychiatric Association, il Dipartimento della Difesa degli USA, l’Israeli National Council for Mental Health che, nelle loro linee guida per la pratica clinica, lo indicano come terapia d’elezione per la cura del disturbo post traumatico da stress.
A livello europeo l’EMDR è riconosciuto come psicoterapia efficace per i disturbi d'ansia, la depressione e gli attacchi di panico (cit. in Fernandez I., et al., 2011).
Tutti possediamo un sistema di elaborazione dell’informazione volto a fornire risoluzioni positive di ciò che accade in ogni istante.
In condizioni normali, il sistema di elaborazione organizza le informazioni e crea collegamenti adeguati con esperienze passate, risolvendo i problemi, riducendo lo stress emotivo, utilizzando costruttivamente l’esperienza e contribuendo a generare nuovi apprendimenti (Shapiro F., 2000).
Il nostro cervello è immagazzina informazioni in maniera più o meno consapevole, in diversi modi, ma sempre in senso adattivo, utile per la persona. L’informazione viene integrata in uno schema cognitivo ed emotivo positivo, utile alla persona (Shapiro F., 1995).
Le informazioni si associano a pensieri, emozioni, sensazioni e vanno a costruire la mente stessa e la nostra identità fornendo agli individui gli strumenti per comprendere il mondo e le regole per agire.
Il trauma, quello con la T maiuscola, è un evento che fatica ad integrare ed elaborare i dati ad esso connessi.
Se accade di non trovare la soluzione adattiva “L’evento rimarrà “congelato” nel tempo, associato alla paura e al dolore”. (Shapiro F., 2011)
“La definizione di trauma psicologico deve essere estesa a includere gli aspetti relazionali: minacce gravi non all’integrità fisica di un organismo ma al tessuto delle sue relazioni”. (Liotti G., Farina B., 2011).
Per questo motivo il trauma psicologico, spesso indicato con la t minuscola, accade anche in assenza di eventi dannosi ma che causino la compromissione di relazioni.
La trascuratezza è uno dei traumi più frequenti e non riconosciuti. La forte trascuratezza emotiva del bambino da parte del genitore o l’abbandono traumatico sono esperienze dannose per la psiche tanto quanto il maltrattamento fisico o l'abuso.
a capacità di elaborazione del trauma è soggettiva e dipende dalla compresenza al momento del trauma di diversi fattori di rischio e di protezione. L’età, la biologica predisposizione soggettiva, lo stile di attaccamento e lo stile cognitivo della persona, la rete sociale, la qualità delle relazioni interpersonali, la presenza di un supporto emotivo sicuro, la cura psicoterapeutica, sono fattori che contribuiscono a bloccare o favorire il processo di elaborazione.
L’EMDR dunque permette alla mente bloccata di ricominciare il suo naturale processo di elaborazione.
La stimolazione bilaterale degli emisferi cerebrali attraverso i movimenti oculari permette di operare una riconnessione, che ha riscontri a livello neurobiologico (Solomon R., Shapiro F., 2008; Siegel D.J., Hartzell M., 2005), tra il ricordo dell’evento traumatico ed il resto dell’esperienza individuale.
l’EMDR permette al cervello di rielaborare in senso positivo il pensiero relativo al ricordo, quindi modifica l’idea di sé e del proprio valore; Allo stesso tempo diminuiscono le sensazioni corporee spiacevoli o dolorose e si attenuano le emozioni negative, fino alla scomparsa totale dei sintomi.
L’EMDR è usato fondamentalmente per accedere, neutralizzare e portare a una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze traumatiche che stanno alla base di disturbi psicologici attuali del paziente. Queste esperienze traumatiche possono consistere in:
- Piccoli/grandi traumi subiti nell’età dello sviluppo
- Eventi stressanti nell’ambito delle esperienze comuni (lutto, malattia cronica, perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti, aborto)
- Eventi stressanti al di fuori dell’esperienza umana consueta quali disastri naturali (terremoti, inondazioni) o disastri provocati dall’uomo (incidenti gravi, torture, violenza)