Questa lettera la dedico a te Mamma…
Oggi è la tua festa e a differenza dei soliti oggetti da tenere a casa oggi voglio regalarti una lettera e dirti alcune cose quindi ti chiedo di sederti e di leggermi, ti prometto che ne varrà la pena…
Comincio con il dirti Grazie, perché insieme a papà mi avete regalato la vita. Non so ancora se sono stato voluto o sono capitato ma non importa, adesso sono qui insieme a voi a condividere la vita di tutti i giorni.
Che bello crescere! Ogni giorno imparo e vedo cose nuove. Comincio a toccare gli oggetti, sentire nuovi gusti, scoprire nuovi posti e nuove cose di me. Mamma pensa, qualche giorno fa ho cominciato a tirarmi su in piedi e ho scoperto un punto di vista diverso. Che emozione! E dall'espressione tua e di papà ho capito che devo aver fatto davvero una bella cosa! Anche per questo ho voglia di rifarlo, è piaciuto a tutti!
Però mamma, ammetto che esplorare mi spaventa un po'.
L’altro giorno ad esempio mi sono avvicinato ad un oggetto che trasmette cartoni su quello schermo grande che avete in salotto. Bhe, mi ha incuriosito quindi mi sono avvicinato. Improvvisamente però vi siete messi ad urlare… Mi avete davvero spaventato! A dir la verità, non ho ben capito cosa sia successo e come mai avete urlato così forte, ma quello che ho capito è che è meglio non avvicinarsi a quell'oggetto se no sono guai.
Mamma ti ricordi la pallina rosa che suona che mi hai regalato? Ho visto che rotolava e volevo farti vedere questa straordinaria scoperta avvicinandola a te. Tu però in quel momento stavi guardando uno schermo piccolo che suona sempre ed eri così attenta che addirittura sorridevi... non mi stavi guardando. Per avere la tua attenzione ho perciò cominciato a fare rumore, sai che non parlo ancora bene. A quel punto hai visto la pallina, me l’hai lanciata e poi hai ripreso l'attenzione su quel coso rumoroso. Eri distratta perciò magari quel gioco non era così divertente come pensavo, o per lo meno lo era meno del tuo, quindi non credo che ci giocherò più.
Al mattino poi tu e papà siete sempre veloci per andare a lavorare e di notte io non sempre dormo bene, per questo ci sono mattine che sono tanto stanco e sono più lento, ci va pazienza. In quei giorni Mamma ho bisogno di un abbraccio e di una coccola in più. Per quanto mi diverto ad andare a scuola, lasciarti è faticoso e non vedo l'ora che torni a prendermi. Le mie maestre sono brave, ci sto bene con loro, ma quando torni sono contento anche se non sempre te lo mostro… ti chiedo quindi di non spaventarti se non mi avvicino subito, sei importante per me e ho bisogno che mi guardi anche quando gioco con altri bambini.
Quando mi porti al parco poi sono contento ma non so mai bene chi incontro e dove vado, perciò in questo ti chiedo di starmi vicino e di aiutarmi a conoscere il posto e i bambini che ci sono. All’inizio magari lo facciamo insieme, poi voglio provare da solo. Voglio che tu sia orgogliosa di me e di come imparo.
Quando cado però non sgridarmi e non dirmi che mi avevi avvertito, aiutami a rialzarmi. Non mi diverto a sbucciarmi le ginocchia o a prendere botte per terra. Cadendo io ho bisogno di correre da te e di mostrarti la mia ferita di guerra. Non distrarmi e non dire che piangere è da bambini deboli. So che lo fai per spronarmi ma ti chiedo di consolare il mio pianto e di aiutarmi a guarire dalla ferita, perché quando crescerò mi farò male altre volte, ho bisogno perciò di sapere che si può guarire.
Quando torniamo a casa mi piace vedere i cartoni, mi stimolano tutti quei colori e quelle immagini. Ti dico però la verità, non voglio stare tanto seduto da solo. Visto che non si può sempre uscire perciò ti va di sederti un po' con me? Se poi devi cucinare me lo dici, io con il tempo capirò che se vai via non lo fai perché non ti piace stare con me ma perché vai a fare qualcosa anche per me.
Quante cose che fai Mamma, sento quando sei stanca anche se tendi a nasconderlo. Però devi sapere una cosa, io da te sono nato, ho sentito i tuoi umori già nella pancia, quindi io sento tutto di te anche se mi pensi piccolo e non in grado di capire.
A volte faccio il bravo pur di non darti fastidio altre invece sentendoti spenta mi attivo ancora di più piangendo e lamentandomi, magari così ti attivi. Vedi quindi quante cose sento?
Sai, ho paura quando ti sento lontana, io dipendo da te e se tu non ci sei come faccio a vivere? Ho bisogno che mi parli e mi spieghi le cose altrimenti mi sentirò responsabile dei tuoi malumori.
Dimmi quando hai bisogno di riposare e raccontami che a lavoro hai avuto una giornata faticosa, anche se non ti guardo perché sto pasticciando qualcosa, io ti sento. Se lo fai con me anche io imparerò a raccontarti la mia giornata di scuola, perché me lo chiederai tante tante volte.
Mamma, non voglio un’eroina io ti voglio per come sei.
Ho ancora una cosa da dirti Mamma... Impara a volerti bene e a rispettarti perché io da te imparerò una parte del mio essere. Non chiedermi di amarti al posto tuo, di occuparmi di te e non investire su di me la tua unica felicità. Sono solo un bambino, non lo sarò per sempre e ho bisogno di imparare, non di insegnare
Buona festa Mamma
Ti voglio bene
PS: fra diversi anni sarò adolescente e comincerò un’altra fase. Preparati perché ti dirò che sei insopportabile, che me ne voglio andare presto e che mi devi lasciare stare. Beh, non crederci troppo. Sarà una fase difficile per tutti e io sarò impegnato a capire chi sono e cosa voglio dalla vita perciò l'unica cosa di cui ho davvero bisogno è di sapere che per me tu e papà ci sarete sempre.
Comincio con il dirti Grazie, perché insieme a papà mi avete regalato la vita. Non so ancora se sono stato voluto o sono capitato ma non importa, adesso sono qui insieme a voi a condividere la vita di tutti i giorni.
Che bello crescere! Ogni giorno imparo e vedo cose nuove. Comincio a toccare gli oggetti, sentire nuovi gusti, scoprire nuovi posti e nuove cose di me. Mamma pensa, qualche giorno fa ho cominciato a tirarmi su in piedi e ho scoperto un punto di vista diverso. Che emozione! E dall'espressione tua e di papà ho capito che devo aver fatto davvero una bella cosa! Anche per questo ho voglia di rifarlo, è piaciuto a tutti!
Però mamma, ammetto che esplorare mi spaventa un po'.
L’altro giorno ad esempio mi sono avvicinato ad un oggetto che trasmette cartoni su quello schermo grande che avete in salotto. Bhe, mi ha incuriosito quindi mi sono avvicinato. Improvvisamente però vi siete messi ad urlare… Mi avete davvero spaventato! A dir la verità, non ho ben capito cosa sia successo e come mai avete urlato così forte, ma quello che ho capito è che è meglio non avvicinarsi a quell'oggetto se no sono guai.
Mamma ti ricordi la pallina rosa che suona che mi hai regalato? Ho visto che rotolava e volevo farti vedere questa straordinaria scoperta avvicinandola a te. Tu però in quel momento stavi guardando uno schermo piccolo che suona sempre ed eri così attenta che addirittura sorridevi... non mi stavi guardando. Per avere la tua attenzione ho perciò cominciato a fare rumore, sai che non parlo ancora bene. A quel punto hai visto la pallina, me l’hai lanciata e poi hai ripreso l'attenzione su quel coso rumoroso. Eri distratta perciò magari quel gioco non era così divertente come pensavo, o per lo meno lo era meno del tuo, quindi non credo che ci giocherò più.
Al mattino poi tu e papà siete sempre veloci per andare a lavorare e di notte io non sempre dormo bene, per questo ci sono mattine che sono tanto stanco e sono più lento, ci va pazienza. In quei giorni Mamma ho bisogno di un abbraccio e di una coccola in più. Per quanto mi diverto ad andare a scuola, lasciarti è faticoso e non vedo l'ora che torni a prendermi. Le mie maestre sono brave, ci sto bene con loro, ma quando torni sono contento anche se non sempre te lo mostro… ti chiedo quindi di non spaventarti se non mi avvicino subito, sei importante per me e ho bisogno che mi guardi anche quando gioco con altri bambini.
Quando mi porti al parco poi sono contento ma non so mai bene chi incontro e dove vado, perciò in questo ti chiedo di starmi vicino e di aiutarmi a conoscere il posto e i bambini che ci sono. All’inizio magari lo facciamo insieme, poi voglio provare da solo. Voglio che tu sia orgogliosa di me e di come imparo.
Quando cado però non sgridarmi e non dirmi che mi avevi avvertito, aiutami a rialzarmi. Non mi diverto a sbucciarmi le ginocchia o a prendere botte per terra. Cadendo io ho bisogno di correre da te e di mostrarti la mia ferita di guerra. Non distrarmi e non dire che piangere è da bambini deboli. So che lo fai per spronarmi ma ti chiedo di consolare il mio pianto e di aiutarmi a guarire dalla ferita, perché quando crescerò mi farò male altre volte, ho bisogno perciò di sapere che si può guarire.
Quando torniamo a casa mi piace vedere i cartoni, mi stimolano tutti quei colori e quelle immagini. Ti dico però la verità, non voglio stare tanto seduto da solo. Visto che non si può sempre uscire perciò ti va di sederti un po' con me? Se poi devi cucinare me lo dici, io con il tempo capirò che se vai via non lo fai perché non ti piace stare con me ma perché vai a fare qualcosa anche per me.
Quante cose che fai Mamma, sento quando sei stanca anche se tendi a nasconderlo. Però devi sapere una cosa, io da te sono nato, ho sentito i tuoi umori già nella pancia, quindi io sento tutto di te anche se mi pensi piccolo e non in grado di capire.
A volte faccio il bravo pur di non darti fastidio altre invece sentendoti spenta mi attivo ancora di più piangendo e lamentandomi, magari così ti attivi. Vedi quindi quante cose sento?
Sai, ho paura quando ti sento lontana, io dipendo da te e se tu non ci sei come faccio a vivere? Ho bisogno che mi parli e mi spieghi le cose altrimenti mi sentirò responsabile dei tuoi malumori.
Dimmi quando hai bisogno di riposare e raccontami che a lavoro hai avuto una giornata faticosa, anche se non ti guardo perché sto pasticciando qualcosa, io ti sento. Se lo fai con me anche io imparerò a raccontarti la mia giornata di scuola, perché me lo chiederai tante tante volte.
Mamma, non voglio un’eroina io ti voglio per come sei.
Ho ancora una cosa da dirti Mamma... Impara a volerti bene e a rispettarti perché io da te imparerò una parte del mio essere. Non chiedermi di amarti al posto tuo, di occuparmi di te e non investire su di me la tua unica felicità. Sono solo un bambino, non lo sarò per sempre e ho bisogno di imparare, non di insegnare
Buona festa Mamma
Ti voglio bene
PS: fra diversi anni sarò adolescente e comincerò un’altra fase. Preparati perché ti dirò che sei insopportabile, che me ne voglio andare presto e che mi devi lasciare stare. Beh, non crederci troppo. Sarà una fase difficile per tutti e io sarò impegnato a capire chi sono e cosa voglio dalla vita perciò l'unica cosa di cui ho davvero bisogno è di sapere che per me tu e papà ci sarete sempre.
Dott.ssa Antinoro Anna
Psicologa - Psicoterapeuta Analitico Transazionale
Esperta DSA, infanzia, adolescenza – Formatrice
Psicologa - Psicoterapeuta Analitico Transazionale
Esperta DSA, infanzia, adolescenza – Formatrice
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